da L’Arena del 15 aprile 2016

Secondo dati Maxfone tra “cinguettii” e post il Salone Internazionale del vino ha generato un notevole “parlato”

Il successo di Vinitaly 2016 si misura anche dall’impatto registrato sui social network dove, tra tweets e post, la manifestazione ha generato un consistente «parlato». Lo dimostrano i numeri: in queste ultime settimane, secondo i dati forniti da Maxfone, sono stati più di 38mila i tweets lanciati con #vinitaly2016 e #vinitaly50. E certamente l’onda lunga dell’evento non arresterà questo trend nei prossimi giorni.

Il personaggio più twittato?

Sicuramente il premier Matteo Renzi. Il suo profilo twitter ufficiale risulta, dopo quello di Vinitaly, il più menzionato e il suo tweet di lunedì, il secondo più ricondiviso.

Ma sono migliaia gli utenti che hanno condiviso sui social foto, riflessioni o spunti. Ed oltre ai singoli wine lover si sono distinte anche alcune realtà produttive.

Tra i consorzi più attivi, spicca quello di Soave che, forte degli oltre 3.300 followers su Twitter, ha generato molte conversazioni intorno al proprio account. Curiosando sempre tra i numeri, significativa la maggiore quantità di foto provenienti da Instagram rispetto a Twitter, dettaglio che dimostra la forte partecipazione della fascia più giovane di persone.

La giornata più «affollata» di immagini? Quella di lunedì, guarda caso il giorno della visita di Renzi, con più di 5mila foto condivise e raccolte all’interno del photostream.

La cinquantesima edizione del Vinitaly è stata «raccontata» sui social anche attraverso 20.182 foto. E ben 1.010 sono state mandate dai lettori utilizzando l’hashtag #vinitaly50, lanciato per l’occasione da L’Arena.it. Tutte immagini che hanno alimentato il photostream curato da Maxfone e pubblicato nella homepage del nostro sito.

Oltre settemila lettori, «armati» di smartphone e fotocamera, hanno immortalato un dettaglio dell’evento o un momento significativo e hanno poi condiviso l’immagine su Twitter e Instagram. Ne è nato un mosaico colorato e vivo (aggiornato in tempo reale) composto da selfie, foto di bottiglie, aperitivi e scorci cittadini che si sono intrecciati e susseguiti costruendo un racconto collettivo e visivo originale ed unico.

E per rimanere in tema di numeri, Atv ha fatto il bilancio conclusivo del servizio navetta: è stato utilizzato, durante le giornate di Vinitaly, da oltre 160mila persone che hanno scelto il sistema di trasporto gratuito sia dal centro città che dai parcheggi.

«È un numero notevole», commenta il presidente di Atv, Massimo Bettarello, «che supera del 25 per cento il dato del 2015, nonostante i visitatori di Vinitaly siano diminuiti per effetto del positivo sdoppiamento della manifestazione tra Fiera e fuori salone. Va dato atto a Veronafiere di aver fatto la scelta giusta investendo molto sul servizio di trasporto. Da parte nostra, la gestione delle navette ha comportato un grande impegno organizzativo: abbiamo messo in campo ogni giorno più di 50 autobus ecologici, e a grande capacità, trasportando, solo nella giornata di domenica, oltre 52 mila persone, con un servizio continuativo ad alta frequenza. Credo che se siamo riusciti a garantire un grande servizio senza penalizzare il trasporto pubblico dei veronesi un ringraziamento vada a tutto il personale aziendale. Determinante è stato anche il lavoro della polizia municipale nel mantenere sgombri gli accessi alle fermate e garantire la circolazione anche nei momenti più critici».

Infine, dai consiglieri della Regione Veneto arrivano le repliche all’assessore all’agricoltura della Lombardia, Gianni Fava che aveva criticato il Vinitaly veronese ritenuta «una fiera anacronistica, sottodimensionata rispetto alle reali necessità. Direi una sagra, invece che una fiera internazionale».

Antonio Guadagnini di «Siamo Veneto» ribatte: «I Lombardi vogliono soffiarci all’italiana Vinitaly? Avremmo molte più ragioni noi a chiedere di ospitare la Borsa Internazionale del Turismo di Milano: battute a parte, giù le mani da Vinitaly. Spero proprio che il mondo politico veneto intervenga con la necessaria durezza di fronte a questa ennesima provocazione inqualificabile che vuole scippare Vinitaly».