L’e-commerce, di cui così tanto si parla negli ultimi anni, è veramente li futuro delle imprese o è solo una tendenza momentanea?

Di certo le cifre delle vendite online non raggiungono quelle dei punti vendita fisici, ma ciò non significa che il commercio elettronico sia una chimera, anzi, come dimostrano sempre più studi di settore, rappresenta un’opportunità di crescita e di creazione di valore per le aziende che scelgono di puntare anche sulla filiera digitale.

L’E-commerce è in primo luogo un nuovo canale in cui svolgere il proprio business, ma rappresenta anche una sorgente preziosa in ottica di analisi di marketing: per acquistare online, infatti, di solito è obbligatorio iscriversi al portale fornendo una serie di dati personali, azione che facilita in modo esponenziale le analisi di benchmarking dettagliato sulle abitudini di acquisto dei consumatori e sulle caratteristiche socio-demografiche degli stessi. L’azienda può catalogare i clienti in base agli acquisti effettuati e inviare, ad esempio, newsletter e offerte in linea con i loro interessi. Un vantaggio competitivo di non poco conto, che ormai sempre più imprese stanno prendendo in considerazione.

Secondo alcuni esperti, l’economia digitale e l’e-commerce in particolare, rappresentano un’importante leva di creazione di valore per il Paese, soprattutto in relazione al contributo che possono fornire alla crescita del PIL. Alcuni studi documentano la possibilità di sostenere la creazione di posti di lavoro, di incidere sulla crescita delle imprese e, infine, di generare surplus di valore per i consumatori, anche grazie ai minori costi applicabili ai beni acquistati online.

Una realtà in continua crescita che, grazie alla sempre maggiore alfabetizzazione digitale, diventa alla portata di tutti: basta fare una panoramica veloce su Google per farsi un’idea di come abbondino le piattaforme in grado di guidare il commerciante comune nella creazione di un sito e-commerce “fai da te”. Oggi, quando un terzo della popolazione mondiale ha accesso a Internet, non si può più ignorare una domanda che si fa sempre più esigente e presente: il consumatore vuole accedere in tempo reale alle offerte sulla rete, comparare prezzi, cercare le offerte e le occasioni, e ricevere a casa il prodotto desiderato, il tutto da casa seduto a una scrivania.

Il 2015 sembra essere l’anno fortunato per l’e-commerce, quello italiano in particolare.

Come registra Netcomm, il consorzio del commercio elettronico italiano, grazie al crollo dell’euro rispetto al dollaro (e alla conseguente facilitazione delle esportazioni), uno dei settori che più beneficeranno della contrazione sarà proprio quello dell’e-commerce.

Nello specifico in Italia le vendite lo scorso anno sono cresciute del 17%, per un giro d’affari di più di 13 miliardi di euro, comprensivo non solo degli acquisti Italia su Italia ma anche degli ordini provenienti dall’estero sui siti italiani.

In questo contesto gioca un ruolo chiave il Mobile Commerce, quello cioè effettuato dagli smartphone: raddoppiano le vendite, pari a 1,2 miliardi di euro nel 2014, che, assieme a quelle via Tablet, incidono per il 20% dell’e-commerce.

A sottolineare l’attualità e l’importanza del fenomeno, il 21 aprile 2015 è prevista a Milano la X edizione dell’e-commerce Netcomm Forum , evento nazionale dedicato al commercio elettronico, che permette di approfondire le dinamiche dell’intera filiera dello shopping online, offrendo ricchi spunti grazie al coinvolgimento di ospiti e speaker di rilievo, in un’occasione di networking e aggregazione per tutte le professionalità coinvolte.

di Francesca Delli Carri it.linkedin.com/in/francescadellicarri