di Giacomo Zanni

Neuromarketing

Il marketing tradizionale è passato da essere Product-Centric a Costumer-Centric. Questo cambio di prospettiva, che mette il consumatore al centro di ogni strategia aziendale, ha permesso lo sviluppo di un nuovo ambito di studi: il Neuromarketing.

Il compito primario del Neuromarketing è quello di comprendere, decifrare e illustrare ciò che accade nel cervello delle persone in risposta a precisi stimoli esterni provenienti dai più svariati strumenti comunicativi. Ha come scopo principale quello di conoscere sempre più approfonditamente il pubblico di riferimento, la customer experience e il processo decisionale d’acquisto del consumatore. In questo modo è possibile comprendere le reali esigenze dei consumatori e anticipare trend e comportamenti di consumo futuri. Per fare ciò il Neuromarketing si affida a studi sul cervello e sul comportamento condotti dalle neuroscienze, a strumenti presi in prestito dalla neurologia e all’utilizzo dei dati grazie al supporto della Data Science della filosofia data driven.

Obiettivi

Lo scopo primario della mia tesi è quello di determinare in che modo sia possibile monitorare i risultati dei test basati su emozioni e comportamenti. Gli obiettivi quindi sono, illustrare strumenti e tecniche di Neuromarketing e dimostrare come il data driven, oggi, guidi le scelte del marketer.

Last but not least è far comprendere che l’utilizzo di tecniche e strumenti, così come quello dei dati deve essere sempre fatto seguendo principi etici, deontologici e di responsabilità sociale. I mesi in cui ho avuto l’opportunità e il piacere di collaborare con Maxfone, azienda leader nella gestione del dato, mi hanno permesso di capire che il dato deve essere rispettato in ogni singola fase del suo percorso: raccolta, monitoraggio, analisi, comprensione e utilizzo..

Tecniche e strumenti

Per guidare comportamenti e modificare il processo d’acquisto del consumatore, il Neuromarketing utilizza tecniche persuasive basate sulle emozioni, sulla percezione e sugli atteggiamenti. Per tecniche di Neuromarketing, infatti, si intendono quei meccanismi da utilizzare come leve per ideare strategie di marketing efficaci che riescano a persuadere e influenzare il percorso d’acquisto del consumatore.

Per raccogliere informazioni riguardanti emozioni e comportamenti dei consumatori vengono utilizzati strumenti presi in prestito dalla neurologia. Con essi è possibile mappare l’attivazione e il movimento del cervello, registrare il battito cardiaco e la sudorazione, oppure analizzare comportamenti inconsci come il movimento e la fissazione oculare o espressioni e microespressioni del volto. Tutte queste rilevazioni restituiscono informazioni utili ma diverse sull’effetto che uno stimolo di marketing produce sul consumatore.

dettaglio occhio artificiale

Marketing 5.0

Il Marketing 5.0, sempre più rivolto al Neuromarketing e all’analisi dei dati, utilizza quest’ultimi per creare strategie di marketing vincenti che si basano sull’analisi del comportamento e del cervello del consumatore.

Ad oggi ci sono sempre più aziende con filosofia data driven, ovvero che si affidano e si fanno guidare completamente dai dati, tendenzialmente provenienti dal web e dai social. Con quest’ultimi è possibile prevedere trend e comportamenti futuri dei consumatori, in modo da anticipare il mercato e guadagnare una posizione di vantaggio rispetto ai competitor.

Focus Etica & Maxfone

L’ambito etico del mondo dei dati è molto complesso. Gestire Small Data e Big Data, significa avere in mano informazioni e preferenze più o meno sensibili di clienti, utenti e consumatori. Affidarsi e rispettare politiche etiche, deontologiche e di privacy è fondamentale per imprese che operano con dati di questo tipo.

copertina codice etico maxfone

Aziende data driven come Maxfone, che utilizzano il dato come una vera e propria filosofia, hanno alle spalle un forte rispetto di quelli che sono informazioni e dati, a cui è riservato un enorme sistema valoriale. Il codice etico di Maxfone ci ricorda che l’operato di questa azienda si basa su principi inviolabili, tra cui, primo su tutti è l’etica nel trattamento del dato in tutte le sue fasi, dalla raccolta all’utilizzo. In aziende da una forte identità come questa, i dati non vengono usati per danneggiare terzi, ma per migliorare e ottimizzare il proprio business, conoscere i competitor e il mercato di riferimento.

Metodi e strumenti di raccolta e analisi seguono innovazioni e aggiornamenti continui per fare in modo di proteggere i dati estratti dal web e dai social. Maxfone deve quindi essere presa come modello di riferimento da seguire per tutte le aziende che sentano la necessità e capiscano l’importanza di fare affidamento sui dati.

Conclusioni

Il data driven, con l’ausilio del Neuromarketing, oggi più che mai, deve guidare tutte le scelte del reparto marketing e comunicazione di ogni azienda.

Il problema principale è che oggi la maggior parte delle aziende italiane dichiara di non raccogliere i dati per ottimizzare i loro processi aziendali. Le poche aziende che lo fanno invece, non sanno come utilizzarli.

Nonostante ciò, la speranza per il futuro è che sempre più aziende facciano affidamento ai dati, non solo per avere vantaggi economici, competitivi e strategici, ma anche per abbattere gli sprechi e i costi, andando a favorire quella che oggi viene definita digitalizzazione, strettamente collegata a tutti e tre i tipi di sostenibilità, ovvero ambientale, sociale ed economica.