L’Open Innovation decolla nelle aziende di grandi dimensioni, ma fatica ad affermarsi nelle realtà medio-piccole. Il competence center SocialMeter di Maxfone, manifattura italiana dei dati, selezionato come best practice dell’innovazione a favore della transizione digitale, riconferma il data provider veronese un prodigio tra le PMI.

Verona, 19/12/2022 – L’era dell’Open Innovation (OI) è qui! Letteralmente “Innovazione Aperta”, l’OI è un approccio all’innovazione basato sulla condivisione di risorse e competenze e sulla collaborazione tra organizzazioni di diversa natura. L’obiettivo? Accelerare il progresso tecnologico, la transizione digitale e nuove opportunità di business. 

A mappare il fenomeno in Italia, dal 2016, sono InnovUp, associazione che rappresenta e unisce la filiera dell’innovazione italiana in tutte le sue forme (startup, scaleup, pmi innovative, centri di innovazione, incubatori, acceleratori, parchi scientifici e tecnologici, studi professionali, società di consulenza e corporate), e Assolombarda, attraverso l’Osservatorio Open Innovation e Corporate Venture Capital, un progetto di ricerca che coinvolge anche la partecipazione scientifica di InfoCamere e degli Osservatori Digital Innovation del Politecnico di Milano.

Tra le 21 best practice raccolte nell’edizione 2022, la settima, rientra anche l’esperienza OI di Maxfone, data provider italiano e PMI innovativa. In Maxfone l’approccio OI è stato applicato per lo sviluppo della metodologia di analisi dei Big Data “SocialMeter” e la commercializzazione della rispettiva piattaforma “SocialMeter Suite”, soluzione che mappa i comportamenti di consumo e interpreta l’internet of behaviors, ovvero l’insieme di tracce digitali condivise dalle persone sul web, sui social e attraverso i flussi di mobilità.

Le modalità di attuazione dell’OI del progetto sono state in primo luogo di carattere inbound, attraverso collaborazioni con 11 tra università, anche oltre confine, come la Texas State University insieme a cui è stata sviluppata una componente di macchine e deep learning per la semiotica delle immagini, e lo stesso Osservatorio Big Data & Business Analytics del Politecnico di Milano. Alle collaborazioni di ricerca si sono affiancate partnership con associazioni di settore come BDVA (Big Data Value Association),  un brevetto in Big Data analysis (il 1° in Italia), la sperimentazione della metodologia con clienti “tester” in  settori eterogenei – finanza, moda, food&beverage, eventi – e il successo ottenuto nei bandi europei Horizon ed EDI.

In questo percorso risulta importante il riconoscimento dello stato di “Impresa innovativa” e l’introduzione di nuove skill all’interno del team di lavoro per far fronte alla trasformazione digitale interna e dei propri clienti. Infatti, tutto il management è composto da Innovation Manager certificati Mise. Per la realizzazione tecnica della soluzione si è scelto il business model “piattaforma”, tipico dell’OI, e realtà consolidate per la rete di fornitura (es: CKDelta, Google, Microsoft) e distribuzione (es: UniCredit).

Paolo Errico, CEO di Maxfone e vicepresidente delle PMI di Confindustria nazionale delegato all’Innovazione e alla Transizione Digitale, rimarca: “L’Open Innovation non è un concetto nuovo (se ne parla dal 2006), ma è solo negli ultimi anni che è diventato strategico per le aziende; da un lato perché è un fattore abilitante della trasformazione digitale, dall’altro lato perché il vecchio modello, quello basato esclusivamente sul know how e sulle formule segrete chiuse in cassaforte, rallenta l’innovazione. E oggi non esiste competitività senza velocità.”

In merito alla ricerca, aggiunge: “Siamo molto contenti di vedere Maxfone tra queste realtà d’eccellenza, come UniCredit, Eni, Parmalat o Ferrovie dello Stato, prevalentemente multinazionali e start-up. Il fatto che siamo una delle poche PMI a far parte delle best practice è un segnale forte per tutte le altre piccole e medie imprese italiane: bisogna aprire il funnel dell’innovazione e scambiare conoscenza.”

Oggi il know-how sviluppato nella raccolta, conservazione, analisi e interpretazione dei Big Data, unito alle competenze Telco e IoT di Maxfone, sta portando innovazioni anche nel campo dell’Industria 4.0.