Alchimie Culturali è un ambizioso progetto di Responsabilità Sociale d’Impresa che mira a creare sinergie tra 5 aziende venete e 6 artisti. L’obiettivo? Trasformare il know-how aziendale in un messaggio di sostenibilità attraverso l’arte come veicolo di comunicazione.
MAXFONE, MARTIN ROMEO E L’ARTE DELLA SOSTENIBILITÀ
Nell’ambito di questo progetto, Maxfone ha instaurato una partnership creativa con l’artista visivo italo-argentino Martin Romeo. Già noto sul panorama internazionale per opere come la Nuvola Antropica, Romeo esplora l’impatto dell’uomo sulla natura attraverso la tecnologia allo stato dell’arte. Questa sinergia ha permesso di approfondire una tematica cruciale: l’impatto delle emissioni di CO₂.
PERCHÉ LA CO₂ È AL CENTRO DEL DIBATTITO?
Il dibattito attorno alla CO₂ è sempre più attuale, data la sua centralità nelle dinamiche del cambiamento climatico. Oggi la CO₂ è il maggiore gas serra prodotto dalle attività umane, responsabile del 75% delle emissioni totali, tanto che i principali accordi internazionali prevedono una riduzione del 50% delle emissioni entro il 2030 e l’azzeramento entro il 2050. Nonostante gli sforzi molti settori, come la produzione industriale, sono ancora fortemente dipendenti dai combustibili fossili e riscontrano difficoltà nella riduzione delle emissioni.
L’INDUSTRIA DEL MARMO: DA PESO AMBIENTALE A MODELLO DI SOSTENIBILITÀ
Proprio per la natura energivora dei suoi processi produttivi, l’industria del marmo è tra le più attente al tema della sostenibilità. Ogni fase della lavorazione – dal taglio alla rifinitura – comporta un significativo impiego di macchinari, energia e risorse naturali.
Nel corso degli ultimi anni, il settore ha intrapreso una rivoluzione digitale per ottimizzare l’efficienza e ridurre l’impatto ambientale. Questa trasformazione si basa su tecnologie avanzate per l’analisi dei dati e collaborazioni strategiche con abilitatori digitali come Maxfone. Attraverso questi strumenti, numerose imprese del distretto marmifero veronese e oltre stanno monitorando in tempo reale tutti i parametri produttivi, con particolare attenzione alle emissioni di CO₂.
LA PARTECIPAZIONE DI BIG GRANITI E TESTI GROUP
Il progetto artistico ha visto la partecipazione di due eccellenze del settore lapideo, Big Graniti e Testi Group, clienti di Maxfone che hanno messo a disposizione competenze, materie prime e tecnologie, contribuendo a veicolare un messaggio chiaro: sensibilizzare sul problema ambientale e dimostrare un impegno concreto verso soluzioni sostenibili.
Big Graniti è specializzata nel taglio e nella lavorazione di graniti, marmi e pietre ibride, offrendo un ciclo produttivo completo che trasforma il blocco grezzo in lastre finite. Big Graniti è stata la prima azienda del settore lapideo a ricevere da Maxfone un’analisi dettagliata dei dati relativi alla produzione dei fanghi, i residui umidi derivanti dai processi di taglio e lavorazione delle pietre.
Questi fanghi, composti principalmente da polveri di marmo e graniti mescolate con acqua, rappresentano uno degli scarti più rilevanti per il comparto, sia in termini di volume che di gestione ambientale. Grazie all’analisi, è stato possibile monitorare in modo preciso la quantità prodotta, la composizione e le possibilità di recupero o smaltimento di questi materiali.
Matteo Poiesi, titolare e production analyst, ha aperto le porte dello stabilimento, permettendo di esplorare il cuore del processo produttivo. L’artista ha potuto immergersi in ogni fase della lavorazione – dal taglio, alla cottura in forno, fino alla lucidatura – muovendosi tra corridoi di lastre di diverse provenienze, dimensioni e colori. Questa esperienza immersiva è stata fondamentale per alimentare il processo creativo. Inoltre, Big Graniti ha facilitato preziose sinergie con altre realtà del settore, in particolare con Testi Group.
Testi Group, leader nella produzione di pietre naturali, è il primo gruppo europeo nel settore del marmo a ottenere la certificazione di qualità ISO 9001 Vision 2000. La collaborazione con Maxfone ha permesso di fornire una visione dettagliata dei processi produttivi dello stabilimento e, in particolare, l’utilizzo di sensori per monitorare i consumi energetici dei macchinari più energivori e la produzione di CO₂, contribuendo a una gestione sostenibile all’interno dello Scope 2.
Lorenzo Pellino, responsabile amministrativo, ha messo a disposizione tecnologie all’avanguardia, tra cui un braccio robotico rotante, e il know-how del proprio team tecnico, trasformando l’idea artistica in un’opera concreta e tangibile. «La collaborazione con le varie realtà che hanno aderito al progetto ci ha fatto capire nel concreto e toccare con mano l’attualissimo e ampissimo argomento della sostenibilità. Sembra incredibile, a volte, come da un vecchio “scarto” di marmo possa uscire una nuova opera, resa ancor più moderna e attuale dalla possibilità di controllare i consumi avuti durante la produzione. Testi Group, in collaborazione con la piattaforma e la sensoristica di Maxfone, è in continua evoluzione sul tema della sostenibilità e al controllo dei costi e degli sprechi.»
ATMOSPHERE: UN MESSAGGIO DI SOSTENIBILITÀ SCOLPITO NELLA PIETRA
Il risultato? Un’opera che fonde magistralmente il mondo fisico con quello digitale. Scolpita nel marmo, la scultura è illuminata da luci al neon blu che pulsano in sincronia con i dati sulle emissioni di CO₂, raccolti dalle diverse aziende del settore lapideo e forniti da Maxfone. L’alternanza di queste luci non solo crea un effetto visivo suggestivo, ma rende tangibile l’impatto ambientale dei processi produttivi. Il risultato è una data visualization straordinaria, in cui il marmo e la luce si combinano per comunicare visivamente il flusso delle emissioni.Atmosphere è un messaggio di sostenibilità “scolpito nella pietra”, destinato a essere senza tempo e duraturo, proprio come il marmo da cui prende forma.
L’ARTE DEI BIG DATA
Per integrare i dati, Maxfone ha sviluppato una sofisticata infrastruttura – IDA – che raccoglie e aggrega i flussi informativi provenienti dai macchinari e dai sensori installati nelle aziende del settore marmifero. Questi dati includono informazioni sul consumo energetico, d’acqua e altre risorse, traducendosi in una precisa misurazione della carbon footprint, espressa in chilogrammi di CO₂ emessa. L’opera è collegata a questo sistema di monitoraggio in tempo reale: man mano che le emissioni superano o scendono al di sotto di determinate soglie, la scultura risponde visivamente alternando tonalità di luce per rappresentare picchi e riduzioni nelle emissioni.
L’ALCHIMIA DELLA SOSTENIBILITÀ
La realizzazione di Atmosphere rappresenta un viaggio durato più di un anno, scandito da visite, dialoghi e mediazioni su aspetti tecnici, estetici ed economici. Un po’ come per l’Alchimista di Paulo Coelho, il progetto “Alchimie Culturali” rappresenta una trasformazione, in cui dati scientifici e processi aziendali complessi, come l’analisi delle emissioni di CO₂, vengono “trasmutati” in arte.
Come l’alchimista cerca la verità universale, così l’opera usa i big data per rivelare una verità sul nostro impatto ambientale. L’alchimista cerca l’elisir di lunga vita e la pietra filosofale, simboli di perfezione e armonia. Nel nostro progetto, l’obiettivo ultimo è la sostenibilità, il “graal” contemporaneo.
MOSTRA AD INGRESSO LIBERO
L’opera sarà presentata durante la mostra “Relazioni Alchemiche” dal 26 ottobre al 24 novembre presso il Palazzetto Tito di Venezia. Inaugurazione 25 ottobre alle ore 18, ingresso libero.