Dal 24 al 27 settembre 2024, alla fiera del marmo e della pietra naturale di Verona, sarà presente anche Maxfone allo stand di Verona Stone District, B5 hall 6, per rimarcare il proficuo rapporto tra intelligenza artificiale e sostenibilità nel settore manifatturiero. 

Cosa sono i parametri di produzione aziendale e come si monitorano per imparare a gestire costi e consumi in virtù di un futuro più responsabile e sostenibile?

Intorno a queste domande ruota il lavoro di IDA, l’applicazione di Maxfone al servizio delle aziende manifatturiere, che rimarca l’importanza dell’intelligenza artificiale da impiegare nei processi produttivi grazie alla sua offerta orientata verso l’efficienza e la sostenibilità, due ambiti sempre più calzanti e necessari in questi ultimi anni. 

Basti pensare che lo scorso primo agosto la Terra ha maturato il suo debito ecologico. Cosa significa? L’overshoot day è il giorno che indica la fine delle risorse naturali dell’anno in corso. In sostanza nel mondo si consumano più risorse rispetto a quelle che la Terra è in grado di autoprodurre, creando le condizioni per aumentare sempre di più l’andamento produttivo in linea con i bisogni e le esigenze della popolazione mondiale.

In questo modo si tende a non considerare il benessere del territorio, rischiando di sviluppare un complesso meccanismo di sovrapproduzione che potrebbe portare al collasso l’intero ecosistema mondiale.

In Italia, l’overshoot day è stato addirittura anticipato al 19 maggio 2024, come segnala il Global Footprint Network, che ogni anno misura la domanda di risorse e servizi da parte di una popolazione (in questo caso gli italiani) e l’offerta di risorse e servizi da parte dei loro ecosistemi.

Il dato allarmante di quest’anno stimola una riflessione importante: per soddisfare i consumi annui degli italiani sarebbero necessarie più di 4 Italie.

Come incide questa tendenza sulla popolazione? Bisogna considerare che se si spendono più delle risorse che si hanno, si immette in atmosfera più CO₂ della capacità che hanno gli ecosistemi di assorbirla. Questo perché maggiore richiesta richiede più produzione.

Il settore manifatturiero si adatta ai nuovi cambiamenti, incentivando l’aumento di offerta e provocando l’avvio di una serie di passaggi cruciali nei processi produttivi. Ed è qui che entra in gioco il supporto dell’intelligenza artificiale.

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IL RAPPORTO TRA PMI E TRASFORMAZIONE DIGITALE

Secondo il report “A microscope on small businesses” realizzato a maggio 2024 dal McKinsey Global Institute, le piccole e medie imprese italiane che operano in diversi settori, tra cui il manifatturiero, generano il 63% del Pil e contribuiscono per il 76% all’occupazione.

Dal report emerge anche un altro dato che necessita una riflessione: l’Italia è il Paese con una percentuale di produttività delle PMI più ridotta rispetto alle grandi imprese e pertanto incapacitate a divenire grandi aziende in futuro. Mentre per gli altri Paesi analizzati, tale percentuale di produttività è maggiore, restituendo un quadro più speranzoso per la crescita di tali aziende.

Tra i fattori ad incidere sulla produttività e scalabilità delle PMI c’è la tecnologia. Vige ancora una scarsa propensione da parte delle imprese nazionali ad operare e investire nel settore tecnologico, fattore invece determinante per la crescita produttiva di oggi.

Eppure, negli ultimi anni qualcosa è cambiato. Secondo il dossier “Imprese e trasformazione digitale” redatto dall’ente governativo Unioncamere, gli ambiti tecnologici in cui le imprese hanno investito nel quinquennio 2015- 2019 sono:

  • sicurezza informatica, Internet ad alta velocità, cloud, mobile e big data (55,3% delle imprese ha investito in tali ambiti),
  • strumenti software per l’acquisizione e la gestione dei dati (43%).

Il dossier mette in risalto anche un dato cruciale per la crescita e lo sviluppo delle PMI italiane che prima della pandemia registravano una minore diffusione delle tecnologie 4.0 più strettamente legate alla produzione industriale, quali ad esempio:

  • IoT, tecnologie di comunicazione machine-to machine (adottata dal 29,3% delle imprese),
  • realtà aumentata e virtuale a supporto dei processi produttivi (23,7%),
  • robotica avanzata (16,4%).

Un dato che è poi cambiato in modo drastico dal 2021 in poi con un’accelerazione del mercato Industria 4.0 che in Italia è arrivato a toccare oltre i 4,5 miliardi di euro.

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L’IA OGGI COME FONTE DI BENESSERE E CRESCITA SOCIALE

A tale cambio di rotta hanno inciso fattori determinanti come il cambiamento climatico e l’esigenza urgente da parte delle imprese di intraprendere un percorso responsabile e rispettoso dell’ambiente per correre ai ripari, con la speranza di migliorare le sorti del Pianeta attraverso l’adozione di soluzioni sostenibili.

Oggi che gli investimenti aziendali sull’Intelligenza Artificiale in Italia sono aumentati del +449%, bisogna chiedersi quali vantaggi un mondo Data-driven sia in grado di apportare non solo alla propria impresa, ma anche ad uno scenario più ampio capace di abbracciare il benessere e la crescita proficua della società.

Partire dal monitoraggio dei parametri produttivi è un ottimo inizio per comprendere costi e consumi, individuando eventuali falle nelle produzioni che rischiano di impattare in modo negativo sull’ambiente.

Per chi opera nel settore del marmo e delle pietre naturali è facile imbattersi ogni giorno nelle emissioni di CO₂ e H2O. L’impronta di carbone e l’impronta idrica sono due parametri di consumo che vanno regolati per il bene dell’ambiente.

Nello specifico, come avviene tale regolamentazione?

Vantaggi IDA - applicazione IoT - manifattura - sostenibilità - Maxfone

CONOSCI L’APPLICAZIONE IDA DI MAXFONE ALLA FIERA DEL MARMO MARMOMAC 2024

Maxfone sarà presente alla fiera Marmomac per rendere più chiaro in che modo IDA riesce a monitorare e gestire tali parametri.

Per il monitoraggio dell’energia elettrica, l’applicazione sviluppata da Maxfone si serve degli energy meter, sensori IoT in grado di misurare i consumi dei singoli macchinari, estraendo il dato che indica i kWh consumati.

Dal dato di consumo energetico è poi possibile ricostruire l’impatto ambientale espresso in grammi di CO₂,eq. In che modo? Tramite servizi che certificano il monitoraggio dei flussi in ingresso e in uscita del Paese con il relativo mix energetico, compiendo una stima dell’impatto ambientale del kWh consumato in una determinata zona.

In questo modo è possibile conoscere la quantità di CO₂ emessa per alimentare un determinato macchinario e le sue lavorazioni, permettendo all’azienda di avere una lettura personalizzata di tale dato (Scope 2).

Per facilitarne la comprensione ipotizziamo che un tal macchinario per una lavorazione consuma 10 kWh e sapendo che la CO₂ equivalente dell’energia presente nella rete nazionale italiana è 260 gCO₂eq/kWh, si può stimare che la lavorazione ha emesso 2,6 Kg di CO₂.

Per mix energetico si intende la composizione delle fonti rinnovabili e non, che generano energia elettrica. Tale dato cambia in riferimento ad altri Paesi che, come la Francia, adoperano una produzione tipicamente nucleare. Per tale motivo il loro mix energetico è più sostenibile con un valore di 1/10 rispetto a quello italiano. A parità di kWh prodotti, in Italia emettiamo più di 10 volte tanto (22 grammi vs 260 grammi, dato aggiornato al 27 agosto 2024, ore 14:30. FONTE: electricity maps).

L’altro parametro importante da monitorare riguarda l’acqua, risorsa impiegata in numerosi processi produttivi. Quanta H2O si utilizza in maniera responsabile, cercando di impattare meno sull’ambiente?

Molta acqua viene riciclata dalle aziende beneficiandone sia in termini di riduzione dei costi sia in termini di salvaguardia ambientale.

Si prenda come esempio le aziende del marmo e delle pietre naturali che si servono dell’acqua per raffreddare i fili dei macchinari impiegati per il taglio. Grazie al lavoro di IDA si è in grado di stimare in partenza la quantità di fango che verrà generato dalla lavorazione, in modo da calibrare i costi e capire già prima di iniziare il taglio se vale la pena o meno lavorare su un blocco.

L’acqua diventa, quindi, una risorsa il cui consumo sarà responsabilizzato alla luce di tali calcoli predittivi.

Con Maxfone il futuro si fa sostenibile grazie al supporto dell’Intelligenza Artificiale. Un cambiamento è possibile, basta impegnarsi a volerlo.

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