La corsa all’omologazione sta colpendo anche il mondo social. Le funzioni di base diventeranno tutte uguali

Le differenze che caratterizzavano il mondo dei social network si stanno pericolosamente assottigliando. Se, banalmente, potevamo distinguere tra social basati sui contenuti (Facebook, Twitter, Google+, etc.) e social dedicati al photosharing (Instagram e Flickr su tutti), ora le peculiarità di una parte stanno sfociando anche nell’altra, e viceversa.

Ma scendiamo nei particolari:

Instagram ha annunciato che dismetterà l’ordine cronologico nella schermata home, a favore di un algoritmo selettivo delle foto più importanti e popolari. Stessa scelta che qualche tempo fa prese Twitter, sulla scia di Facebook per la sezione ‘Notizie’.

Facebook copia Periscope e inserisce la funzione ‘Live’. Una sorta di televisione personale che permette uno streaming real-time delle proprie attività (per una durata massima di 30 minuti).

Tumblr si è uniformata agli altri social tramite la funzione ‘Chat’ (sotto forma di palloncino sorridente). Ormai è la prassi che, ovunque l’utente si trovi, possa comunicare in tempo reale con altri utenti della piattaforma.

Snapchat, che si distingueva per la sue caratteristiche di effimerità, sta svoltando verso la modalità ‘Diario’, attraverso la possibilità di salvare gli scatti nella propria ‘Storia’, dove restano per 24 ore prima di scomparire definitivamente.

Twitter ha eseguito un restyling completo della pagina profilo utente, arrivando a ricalcare in modo (quasi) mimetico quella di Facebook.

Ma perché?

Vi starete chiedendo. Per dare in mano al frequentatore dei social un pacchetto uniforme e uniformato. Semplice e semplificato. Perché possa trovare una continuità narrativa in tutti gli strumenti che utilizza. Esattamente come un fedelissimo dei dispositivi Android sa che per fare uno screenshot deve tenere premuto contemporaneamente il tasto d’accensione e del volume. L’abitudine genera sicurezza, la sicurezza fidelizza l’utente, e nel caso dei social, porta nuovi iscritti.