Lo sanno tutti, le mamme anche più innovative fanno fatica a cambiare le abitudini; è cosi anche per Mamma RAI, la nostra Tv pubblica, che nonostante operi in un sistema geneticamente innovativo, sembra perdere il ritmo e la sfida con la rete.  Sarà che i concorrenti sono più aggressivi, sarà sicuramente un problema culturale, ma l’attenzione e i risultati che Rai ha verso il web, è bassa; i numeri non lasciano dubbi.

Eppure, i campioni del palinsesto ci sono: Ballarò, Report, Virus e tanti altri format di successo. Ma l’attenzione e la promozione di queste trasmissioni verso il social è solo di facciata,  e di conseguenza, l’interazione con una parte del pubblico più social, che oltre a seguire le trasmissioni da casa, commenta, twitta e posta in rete le sue idee, si perde quasi totalmente.

Eppure la tendenza è nota; durante il meeting di Rimini, RaiNews24 ha fatto più servizi, dedicati all’aspetto Social dell’evento, intervistando, a più riprese, i giovani dello staff, da cui emergeva il valore strategico di questi media: l’interazione permette di monitore gli eventi al fine di comprendere i bisogni e la necessità della base, che interagisce da ogni parte del pianeta.

Una questione di costi? Non si direbbe; i budget, gli asset e le redazioni dei vari format sono bene nutrite, forse c’è poca sensibilità o non si sono compresi bene i vantaggi strategici, oppure gli altri, sono decisamente avanti, ed hanno capito, che il successo di un trasmissione, non si misurerà ancora per molto tempo, con i dati auditel, ma nuovi indici d’interazione con il pubblico, soprattutto quello in rete. Ma in quest’ambito, le cose stanno cominciando a cambiare da poco, anche se, nella rivoluzione digitale , i tempi d’implementazione dei nuovi modelli sono decisamente molto brevi.

E ora l’analisi.

Numeri, grafici e tabelle, riescono a dare immediatamente il quadro generale della situazione: la trasmissione più social è Servizio Pubblico (@serv_pubblico) di Santoro, professionista indiscusso del palinsesto TV, ma soprattutto grande stratega, capace prima di tutti di “annusare” il vento.

Il risultando dell’interazione con la rete è impressionante, (il live streaming e su http://www.socialmeteranalysis.it/live_stream_public.php?id=5), batte di due lunghezze Ballarò (@RaiBallaro) ed i dati di Virus (@VirusRai2) sono quasi impietosi rispetto ai picchi orari di Santoro. Lo spazio, che la trasmissione dà alla rete, è ben visibile anche in studio con uno staff di quattro persone munite di pc, che oltre postare i tweet per la trasmissione, analizzano i trend e le tendenze facendo ascoltare la voce della rete, sul fronte Rai è pubblicizzato l’account twitter, ma non c’è, forse per scelta editoriale, alcuna interazione con la rete.

Altre due note di merito evidenziate dal live streaming di Social Meter (#smeter): il primo riguarda il media maggiormente utilizzato il secondo e relativo al tema della trasmissione.

Anche in questi casi due conferme; Twitter è il media più utilizzato dalla rete, Facebook in pratica non esiste, l’altra, sono i nomi che generano maggiore interazione: Berlusconi con il picco del 17 ottobre e Rensi con quello del 7 Novembre; quanto la trasmissione gira su questi nomi, nel bene e nel male, il parlato in rete raddoppia.

#smeter @SMAbility http://www.socialmeteranalysis.it