Il Presidente Mattarella ha aperto proprio oggi l’edizione 2015 del Salone del Libro dedicata alle meraviglie d’Italia raccontate attraverso il libro, l’arte, il patrimonio culturale.

A farlo insieme alle case editrici italiane sarà la Germania, da sempre forte e presente nel settore dell’editoria e in particolare in quello fieristico, e quest’anno ospite d’onore del Salone. Si tratta di un ulteriore passo in avanti dell’evento torinese nel panorama dell’editoria internazionale, un risultato e un riconoscimento ottenuto grazie alla stretta collaborazione, consolidata negli anni, con la Buchmesse di Francoforte e il Goethe Institut.

Quest’anno saranno 80 i nuovi espositori, tra cui 31 giovani editori in fase incubatore, e 50 editori tedeschi.

Quanto social è Il Salone del Libro di Torino?

L’interesse della manifestazione per i social media non è nuovo, ed indica una presa di consapevolezza da parte del mondo editoriale della potenzialità di questi nuovi canali: basti pensare che durante l’edizione 2013, L’AIE (Associazione Italiana Editori) ha presentato Nuove Tendenze: l’uso di Twitter e dei social media nell’editoria, uno studio di come e quanto le case editrici italiane operano con questi strumenti digitali.

Sul sito di quest’anno del Salone del Libro, inoltre, troviamo Social Stream, un wall che visualizza in tempo reale i contenuti pubblicati sugli account ufficiali dell’evento su tutti i social network su cui esso è presente, e che invoglia a rimanere in contatto con il proprio social preferito.

Con un trend +43% di titoli pubblicati in digitale, registrato nel 2014, non si può più ignorare una fetta di mercato sempre più rilevante e che ha proprio nei social media il principale mezzo di diffusione, promozione e visibilità per un brand. Gran parte dei maggiori editori italiani possiede non a caso almeno un account su Facebook o su Twitter che utilizza regolarmente per farsi conoscere sul web, per promuovere i propri titoli, per dialogare con lettori o autori.

Il Salone del Libro, da questo punto di vista, rappresenta sì il luogo di incontro privilegiato con altri specialisti del settore, ma anche un’occasione per raccontare al pubblico la propria attività e i propri progetti per il futuro. Nessuno strumento meglio dei social network per intraprendere questa via.

SocialMeter si prepara a monitorare Il Salone del Libro di Torino registrando sia i tweet da parte degli utenti sia quelli pubblicati dalle case editrici presenti. Quante foto di libri sono finite su Instagram? Quante persone si sono geolocalizzate al Salone? Quanti stati hanno ripreso citazioni dei libri e degli autori presenti? Quanti scambi di cinguettii sono avvenuti sotto l’hashtag ufficiale?