Tutti, prima o dopo, abbiamo fatto uso di servizi di Cloud, dalla mail all’app di Google Drive. Ma quali sono i vantaggi per un’azienda?

Chi non ha mai sentito parlare di Cloud? Il termine appare per la prima volta nell’ambito delle telecomunicazioni negli anni ’90, e oggi è conosciuto da tutti in riferimento a quella famosa, intangibile “nuvola informatica” che utilizziamo per archiviare i nostri contenuti e documenti. Il Cloud Computing è, essenzialmente, quella serie di tecnologie che permettono di elaborare, archiviare e memorizzare dati grazie all’utilizzo di risorse hardware e software che, invece di essere installati sul computer (o dispositivo altro), vengono distribuiti direttamente nella rete. Non c’è più bisogno, dunque, di chiavette Usb, hard disk e archivi fisici: il Cloud è un sistema di gestione esterna delle attività e dei file direttamente online che dà la possibilità di accedere ai dati attraverso il browser o applicazioni, da qualunque dispositivo e ovunque ci si trovi.

Nonostante il mercato italiano del Cloud in Italia nel 2015 fosse in crescita del 25%, aggirandosi a un valore stimato di 1,51 miliardi (Fonte: Osservatorio Cloud & ICT as a Service: lo scenario di mercato), le aziende faticano ancora a comprendere quali siano le potenzialità, gli ambiti applicativi e il giusto approccio a questa tecnologia. Nello stesso anno, infatti, lo stesso Osservatorio ha evidenziato un aumento della spesa di piccole e medie imprese in Public Cloud pari al 70%, ma un’incidenza relativa solo del 10%.

Se il rischio di utilizzare questa tipologia di servizio è rappresentato dal non riuscire a raggiungere i propri server in caso di blackout o incidenti, rischio comunque limitati se si sceglie di affidarsi a compagnie specializzate e competenti nel settore, i vantaggi sono decisamente più cospicui. Ecco di seguito una lista dei più rilevanti:

  • dati, applicazioni e archivi raggiungibili in mobilità, in qualsiasi luogo e momento e attraverso qualunque device: essendo online i dati sono consultabili grazie alla semplice connessione ad Internet, permettendo di lavorare ovunque;
  • è l’”hosting service provider” a gestire tutta l’infrastruttura informatica, permettendo una maggiore continuità, affidabilità e velocità nell’erogazione dei servizi di calcolo e memorizzazione;
  • un abbassamento del TCO (Total Cost of Ownership), ovvero un risparmio sull’acquisto, l’installazione, la manutenzione e la dismissione di hardware e software fisici;
  • non è necessario assumere personale specializzato che si occupi della gestione dell’infrastruttura, essendo quest’ultima migrata nella Cloud;
  • conseguente alla virtualizzazione dei server è un considerevole aumento del tempo e delle risorse da dedicare al core-business aziendale;
  • maggiore controllo della spesa IT: il Cloud è un servizio che offre i vantaggi della scalabilità, in quanto non prevede il peso economico dell’acquisto/manutenzione di infrastrutture ed è fornito on demand, caratteristica che limita gli sprechi di risorse e riduce i costi. La spesa operativa è solitamente mensile e facilmente gestibile, per cui vengono eliminati i rischi di sottoutilizzo;
  • si annulla la possibilità di sottrazione fisica di materiale informatico nell’azienda ed è possibile beneficiare di piani di data loss prevention e disaster recovery per recuperare i dati in caso di perdita.

Non insignificanti, dunque, i vantaggi dell’utilizzo della “nuvola”. Ancora di più se consideriamo la realtà delle PMI: grande disparità tra le risorse IT disponibili per le aziende di grosse dimensioni e quelle a portata delle PMI si viene ad assottigliare, in quanto il Cloud non ha costi proibitivi ed è accessibile anche a chi ha budget ridotti. Un investimento da considerare, dunque, per restare competitivi su un mercato sempre più digitale.