Se non ci sei non esisti, ma se ci sei devi sapere quello che fai: per comunicare online non basta aprire un profilo nei social network

Digitale, social network, strategie di comunicazione online, sono argomenti di cui si è parlato tanto, di cui ancora si parla tanto e che sembrano essere sulla bocca di tutti. Ma la popolarità di queste tematiche non è dovuta al caso: per quanto le aziende italiane stiano cercando di educarsi ed orientarsi nel grande universo rappresentato dal web per riuscire a farne proprie le potenzialità, tanti elementi ancora faticano ad entrare nel loro vocabolario giornaliero. Molto spesso, infatti, ci si dimentica che implementare e portare avanti una strategia comunicativa (in particolar modo sul digitale) non consiste solamente nel pubblicare qualche post su Facebook o aprire una pagina Twitter e, se è vero che se non ci sei non esisti, è vero anche che se ci sei devi essere coerente e preparato.

Ma come?

Gli step indispensabili prima di costruire una strategia comunicativa aziendale non sono molti, ma vanno presi in considerazione in modo serio per creare un piano d’azione preciso ed efficace:

  • Conoscere sé stessi: comunicare l’azienda significa avere chiara la propria identità, i propri valori e ciò che essa simbolicamente rappresenta per i clienti;
  • Scegliere obbiettivi precisi e misurabili: che siano migliorare la brand reputation, aumentare la visibilità o interagire con i clienti, più precisi saranno i gli obbiettivi più facile sarà delineare un piano d’azione;
  • Individuare i target: come sopra, più si riesce ad essere specifici (andando a delineare il cliente ideale, la buyer persona a cui indirizzare i propri messaggi) più la comunicazione sarà efficace;
  • Ascoltare e fare benchmarking: cosa vogliono gli utenti (nel target selezionato)? Quali sono le loro necessità, preoccupazioni, richieste? Come si comportano i competitors?
  • Scegliere i giusti canali: quali utilizzare dipende dagli obbiettivi prefissati e dai target che si vogliono raggiungere. Essere su Facebook o su Twitter, avere una newsletter o un blog aziendale, non danno tutti gli stessi risultati;
  • Essere responsive: è necessario mettere in preventivo che la presenza online dev’essere dotata di un responsive design, ovvero di una grafica che si adatti agli strumenti e che permetta un’esperienza ottimale a tutti i clienti che accedano ai portali aziendali da qualunque device;
  • Creare contenuti personalizzati e diversificati: avendo seguito tutti gli step precedenti a questo punto è intuibile che essere ripetitivi o non tener conto delle caratteristiche ed esigenze dell’interlocutore con cui si sta idealmente comunicando non è un’opzione.

Una volta implementata la strategia, però, bisogna capire come restare efficaci: aver risolto con successo tutte le problematiche relative ai passaggi precedenti, infatti, non determina necessariamente la riuscita a lungo termine del piano d’azione. Un primo accorgimento, per un output comunicativo coerente è quello di coinvolgere e tenere aggiornati sulla strategia digitale messa a punto tutti i componenti dell’azienda. A comunicare, infatti, non sono solamente la divisione marketing, il social media manager o l’addetto stampa: per un’azienda vitivinicola, ad esempio, è da tenere in considerazione anche chi si occupa di export e i wine ambassador, ovvero altre figure che si relazionano con il mondo esterno e che devono essere messi a conoscenza della linea comunicativa decisa dal top management. Si rischia, altrimenti, che divisioni diverse propongano contenuti o registri differenti e che ciò possa confondere gli interlocutori e rendere meno identificabile il brand stesso. Da tener presente, infine, è l’utilizzo dei cosiddetti Big Data, il mare di informazioni sui clienti a cui Internet e le nuove tecnologie permettono di accedere e che dà la possibilità alle aziende di estrarre dati concreti, insight e tendenze nel mondo virtuale, per adattare le loro strategie ed essere sempre un passo avanti rispetto alla concorrenza.